lunedì 1 febbraio 2010

La mia "cosa" da un altro punto di vista

Mi aggiro tra le vie delle città, a volte volo trasportato dal vento, e posso abbracciarvi meglio. Quando vi incontro mi stringo a voi, affondo le dita nelle vostre folte pellicce, avvolgo i vostri corpi così caldi, così accoglienti. Condivido con voi creature del monde animale la frustrazione dell'abbandono, e vi accompagni nei lunghi inverni per non farvi sentire soli. Vi sento tremare sotto le mie spire, sento le vostre zampe intirizzite e i vostri peli umidi. Quando mi allontano un po' mi appoggio alle vostre ciotole e l'acqua si ghiaccia, impedendovi di bere. Quando mi siedo per terra il cemento diventa una lastra gelata che vi fa scivolare e cadere, a volte sbattendo contro le reti e le sbarre delle vostre prigioni. Vi tengo compagnia, amici animali, nella solitudine della vostra vita di orfani, di figli di nessuno, di creature di un Dio minore. Quando vedo che le vostre zampe non vi sostengono più vi sto più vicino ma la situazione peggiora tanto che a volte non siete più in grado di muovervi. Vorrei aiutarvi e invece vi uccido. Eppure io voglio solo coccolarvi, donarvi l'affetto e l'amore che i bipedi vi hanno negato. Vi accarezzo, vi stringo, vi bacio, e voi tremate. Quale invidia provo per i bipedi che possono toccarvi senza procurarvi fastidio o dolore! Se solo sapessero, quegli uomini, quale grande fortuna hanno tra le mani! Tutto quello che io tocco rabbrividisce, si crepa, si spezza. Non mi guarderete mai, amici a quattro zampe, con la devozione e l'amore che dedicate alle persone che vi danno cibo, un po' di attenzione, un briciolo d'amore. Mai potrò godere di un così disinteressato affetto da parte vostra, perchè io vi faccio battere i denti. Che cosa ignobile compie l'uomo che vi abbandona, che vi picchia, che vi uccide! Se solo io potessi donarvi sollievo col mio tocco lo farei, lo farei per godere per un secondo del vostro amore che dispensate con così grande ingenuità e facilità. Ma io non posso, non posso darvi quello di cui avete bisogno, piccoli amici animali. E non importa che siate gatti, cani, topolini, volpi...la vostra innocenza mi disarma. Non posso stare lontano da voi, dai vostri corpicini che sprigionano affetto. E vi gelo. Perchè io sono il freddo, e come voi, sono solo e abbandonato da tutti.

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